Siamo ancora qui, a poco più di quattro anni dalla costituzione di Slow Music. Ci siamo, nonostante tutto e nonostante tutti, impegnati nel raggiungimento degli obbiettivi iniziali, che non sono mai mutati.
L’idea alla base di Slow Music è un grande classico: non invecchia.
Oggi, gennaio 2022, le attività di spettacolo e della musica dal vivo sono ancora limitate, a causa delle norme vigenti per la pandemia. Il poco o il tanto che si riesce a fare costa fatica, soldi, determinazione, grande volontà.
Dal mese di febbraio 2020 si sono susseguiti provvedimenti, decreti, che hanno stabilito, spesso con scarsa chiarezza e inconsapevolezza dello specifico di ogni attività, cosa si può e cosa non si può fare, e come.
Sul come, a causa del susseguirsi dei decreti, che mano mano assommavano regole, sempre in assenza di un protocollo unico di settore, si è creata una grandiosa confusione, che regna tuttora e non favorisce le attività.
Abbiamo pensato che fosse utile riepilogare quali sono norme e limitazioni in vigore attualmente in diverse nazioni, per favorire comprensione e consapevolezza di tutti gli operatori del nostro settore.